domenica 4 marzo 2018

LA NOTTE DEGLI OSCAR !

Ecco, puntuale come ogni anno, la " notte degli Oscar " ( che cadrà oggi 4 dicembre , o meglio domani, visto che da noi sarano le due del mattino di lunedì quando inizierà la cerimonia di consegna degli ambiti premi ). Fare previsioni,in queste ore di attesa, è il passatempo più diffuso tra gli esperti ed i semplici appassionati della " settima arte ". Non voglio quindi sottrarmi, come modesto appartenente alla seconda di queste due categorie, al piacere di avanzare anch'io qualche pronostico e di renderne partecipi coloro che seguono questa rubrichetta.

Diciamo subito una cosa. E' chiaro che l'attribuzione degli Oscar, soprattutto del più ambito (miglior film di lingua inglese ) non avviene sempre secondo valutazioni puramente "artistiche ". La cerimonia annuale nacque " illo tempore " come autocelebrazione dell'industria cinematografica americana ( che il cinema sia anche un fenomeno produttivo e commerciale mi pare incontrovertibile ).  Ed è quindi pacifico che i giurati, membri a loro volta delle varie corporazioni di coloro che fanno il cinema, artigiani e tecnici che vi investono la loro vita lavorativa, tengano conto, nel conferire i premi, degli aspetti più cari a produttori, distributori ed esercenti di sale cinematografiche : a tutti coloro cioè che intendono trarre dai film in generale e massimamente da quelli coronati dagli Oscar il giusto ritorno economico e di prestigio dei loro sforzi. Quindi abbiamo visto premiare, di volta in volta, non necessariamente i film migliori o più belli secondo un parametro estetico-comparativo tra quelli dell'anno precedente, quanto piuttosto quelli di maggiore successo di pubblico, di particolare importanza sul piano dell' impegno tecnico e produttivo, oppure che rispondevano maggiormente a quei canoni formali e  contenutistici che l'industria cinematografica in quel momento considerava prevalenti ai fini della continuità della sua rilevanza sociale. Cerco di spiegarmi meglio con tre esempi di film premiati con l' Oscar in  passato. Nella prima categoria ( film di successo ) metterei "  Via col vento " nel 1939, che  oltretutto non era poi affatto male ed ebbe l'esito planetario che sappiamo. Nella seconda (film di particolare impegno tecnico e produttivo ) senza dubbio " Ben Hur ", vent'anni più tardi. Nella terza infine ( film  " politically correct " e che quindi l'industria riteneva adatto per continuare a " fare bella figura ") voglio includere il vincitore dello scorso anno, " Moonlight",  di cui sono sicuro che pochi si ricorderanno ( era la storia, in tre episodi, di un ragazzino nero ed omosessuale ) ma che ha fatto molto, apparentemente, per ridare al cinema americano un blasone di correttezza ed " audacia " contenutistica che sembrava, secondo alcuni, aver perso. Poi, naturalmente, ci sono anni in cui il vincitore è  stato anche uno di quei film che nobilitano il cinema come arte, al di là ( ma mai contro ) i profili tecnico-produttivi del comparto. Pensiamo a  " Eva contro Eva " nel 1950, a " Fronte del porto " nel 1954 oppure a " Annie Hall"  nel 1977. Già , quel Woody Allen che, sospettato di pedofilia, oggi rischia di essere messo al bando e che certo, in omaggio al " bon ton ", non vincerebbe più neanche se ci desse un altro capolavoro...

 Una volta chiariteci le idee, vediamo quest'anno chi potrebbe vincere nelle principali categorie. Oltre a praticare un giochino che ci piace tanto ( chi buttiamo giù dalla torre tra le varie "nominations" ? ) l'esercizio  ci permette di fare utilmente il punto sull'andamento della stagione cinematografica, giunta - almeno in Italia - a più della metà del suo percorso. Non grandissima stagione ( mancano all'appello alcuni  nomi di registi oggi  tra i più appassionanti, I fratelli Dardenne ad esempio, Xavier Dolan e,tra gli americani,James Gray e Jeff Nichols) Stagione , comunque, con diversi film di buon livello, interessanti, a volte persino piacevoli e almeno, fin qui, con cinque o  sei film di assoluta caratura, dei quali- naturalmente secondo il mio gusto- ho cercato di darvi conto nelle precedenti puntate.

Nella categoria del " miglior film " ( di lingua inglese ) le nominations sono, come sapete , ben nove e non sto qui ad elencare tutti i titoli. Emergono due film bellissimi : " La forma dell'acqua " ( che però ha già vinto a Venezia ) e " Tre manifesti ad Ebbing, Missouri ". Chiunque vinca ( io scommetto sul primo ) sarà stato un ottimo verdetto. Non ho ancora visto " Il filo nascosto " ( che mi dicono egualmente molto bello ) e " Lady Bird ", abbastanza controverso. Essendo però il film di una gentildonna ( Greta Gerwing ) e non avendo mai vinto un film diretto da una donna non possiamo escluderlo del tutto dal pronostico. Film " di cassetta " (ma costato relativamente poco , quindi il " cocco " di molti professionisti del settore ) " Dunkirk " ha obiettivamente qualche chance. Ma , a mio avviso, qui entriamo nel regno della pura supposizione. E allora, seconda guerra mondiale per seconda guerra mondiale, " L'ora più buia " francamente è meglio.

Andiamo rapidamente per qualche altra categoria. Migliore regia ( sempre di film in inglese ) la lotta qui è, a mio avviso, tra Del Toro ( " La forma... ) e Mc Donagh ( "Tre manifesti... ). Vedremo. Mio preferito,se interessa,  Del Toro, più classico e inventivo al tempo stesso.
Miglior film straniero, qui abbiamo tre grandi film : " Senza amore " ( Loveless ) del russo Diaguintsev, " Corpo ed anima ", dell'ungherese ( una donna ! ) Enyedi e " The square " del norvegese Ostlund. Per me è il migliore è il primo, certamente , ma se vincesse una donna - per di più della mia amata Ungheria - non sarei certo scontento.
E veniamo, infine , ai due più importanti premi per l'interpretazione, quelli per una " parte principale " ( leading role ). Tra i signori - scusate se incomincio da loro, ma il posto d'onore è sempre quello di chi entra per ultimo... - Gary Oldman ha dato una tale magnifica , anche se a tratti istrionica, " rappresentazione " del divo Churchill da non avere rivali. Ma siccome i giurati sono dispettosi, temo per un " compenso " a " Il filo nascosto " se dovesse vincere poco nelle altre categorie e  un Oscar , quindi, a Daniel Day Lewis ( che , comunque, è un ottimo attore ).
Tra le gentili signore la lotta è più aperta. Non c'è ( vergogna ! ) Judy Dench ( " Victoria e Abdul " )  ma per fortuna Frances McDormand, sublime in " Tre manifesti ", che dovrebbe farcela. Non trascuriamo però l'ipotesi Sally Hawkins, l'inglesina bravissima nella parte di una muta (" La forma dell'acqua " ).

Ora , si spengano le luci ed appaiano i nomi dei vincitori reali , non quelli immaginati e descritti dal vostro umile servitore ! Ne riparleremo !

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